Alvo ( _ normale e _ alterato)

lat. Alvus, basso ventre

Alvino cioè pertinente all’alvo significa pertinente al basso ventre o al tratto terminale dell’intestino e riguarda l’Evacuazione. La definizione del cosiddetto _ ‘normale’, ovvero senza problemi per il soggetto, implica di rispettare e allo stesso tempo di tener conto, durante l’Anamnesi, della discrezionalità e delle capacità di giudizio di ogni paziente o del suo tutore. Vedi defecazione e stipsi ( _ cronica idiopatica) (ivi: Criteri di Roma III, per la diagnosi di Stipsi cronica idiopatica). Per convenzione si può ritenere la frequenza dell’alvo ‘normale’ se questa è compresa tra 1 defecazione ogni 2 giorni e 2 volte al giorno, anche se in realtà qualsiasi frequenza dell’alvo che non rientri nei criteri di Roma III vada considerata ‘normale’. La variazione o alterazione dell’alvo in uno stesso paziente, rispetto a caratteristiche abituali precedenti, peraltro, è importante, e il clinico deve indagare su tutti i casi di variazione: della frequenza; della consistenza; del volume dell’alvo. Tutte le combinazioni tra questi punti sono possibili.

1. Dodi G. Perineologia: Un Neologismo? Riv It Coloproct 1990;9:111;
2. Bazzocchi G, Lanfranchi GA. Alvo normale e patologico:parametri di valutazione in G.Vantrappen, V.Annese Disordini della motilitià gastrointestinale. Cortina International, Verona, 1995, pp.441-2;
3. Canguilhem G. Il normale e il patologico, Einaudi 1998;
4. Gaj F, Trecca A, Fusetti S. Manuale di colonproctologia per infermieri. 1998; Rosini Editrice Firenze;
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